L'Italia negli ultimi anni si sta impegnando per ridurre la mortalità e gli incidenti. Infatti ultimamente si sono ridotti gli incidenti stradali, ma ancora non basta. Ad esempio negli ultimi anni si è registrata una flessione della mortalità stradale rispetto agli anni precedenti. Ma siamo ancora però ben lontani dall'obiettivo comunitario del dimezzamento dei decessi.
Sono necessari quindi impegni e iniziative a largo raggio in grado di incrementare la "cultura" della sicurezza stradale.
La guida in stato d'ebbrezza è uno dei motivi che incidono maggiormente sui sinistri stradali, in Italia come in Europa, e molto spesso gli automobilisti tendono a sottovalutare gli effetti dell'alcol sulla guida dimenticando che già con un tasso alcolemico di 0,8 g/l aumenta di 2,7 volte il rischio di incidenti, mentre con un tasso di 1,5 g/l il rischio diventa 22 volte più elevato.
Per avere un quadro preciso sulla situazione alcool e incidenti stradali basta dare un'occhiata agli studi della Commissione Europea che evidenziano come circa 10.000 morti l'anno in Europa siano da attribuire all'abuso di bevande alcoliche, mentre secondo l'Istituto Superiore di Sanità, circa il 30% degli incidenti stradali in Italia è provocato da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droghe.
La maggior parte delle vittime di incidenti stradali è composta da giovani persone. Oltre a misure deterrenti nei confronti di chi si mette alla guida, è necessario lavorare molto sul binario della prevenzione. Bisognerebbe partire anche dalla riduzione delle campagne pubblicitarie che inneggiano all'alcool e al consumo sfrenato di alcolici, per spezzare definitivamente il nefasto legame tra alcool e incidenti stradali.